Quasi un secolo prima della scoperta dell’America, due secoli dopo la nascita di frate Antonio. Anno 1396: è costituita la Veneranda Arca del Santo.
Un legame forte con la città, un legame forte con la fede. I Massari dell’Arca, uomini probi, uomini di fede, cittadini padovani si impegnavano, allora come oggi, nella cura, la protezione, la tutela del Santuario che accoglie nel suo ventre le spoglie mortali del Santo delle Genti.
La Veneranda Arca, un legame molto forte con la fede e la città
La Basilica: uno scrigno che custodisce tesori spirituali, artistici ammirati da milioni e milioni di fedeli e di pellegrini che qui giungono da tutto il mondo. Sempre oggi come allora. I suoi gioielli: la Biblioteca Antoniana, l’Archivio Storico dell’Arca, la Scoletta del Santo, l’Oratorio di San Giorgio, il Museo Antoniano.
La Basilica; un organismo vivo, pulsate, in perenne mutamento, che deve essere osservato, accudito, sostenuto, poiché i secoli passano implacabili sulle mura, sulle cupole maestose e particolari, nelle cappelle.
La Basilica: uno scrigno di tesori spirituali e artistici
Questo il compito della Veneranda Arca: un compito che viene portato avanti da secoli, in accordo con la proprietà, con i frati e con l’Amministrazione cittadina, con disponibilità, professionalità e devozione.
Un onore che impegna i Presidenti della Veneranda Arca di Sant’Antonio e che diventa dialogo corale nel prendersi cura di questo tempio di fede, in condivisione con la città perché Antonio è i Santo di tutti. E la sua casa è sempre aperta, a chiunque.