Il rosone meridionale – 2007

L’intervento più significativo portato a termine nel 2007 – i lavori erano già iniziati l’anno precedente – è stato il restauro del rosone meridionale, chiamato anche «Rosone Zabarella», inaugurato il 16 febbraio 2007 con un concerto celebrativo dei Solisti Veneti. Un restauro molto atteso, sostenuto dalla Banca Popolare di Verona – Gruppo Banco Popolare, per un importo di spesa di oltre 100.000 euro, realizzato con pazienza, professionalità e amore per l’arte dall’equipe «Progetto Arte Poli» di Verona, con il maestro Albano Poli, il maestro Paolo Poli, Andrea Mezzetti e i collaboratori di un laboratorio composto da tante botteghe di artigiani che continuano le arti e i mestieri antichi e sono una testimonianza di come la tradizione possa ben combinarsi con l’innovazione.

Contestualmente al rifacimento della vetrata istoriata, la Presidenza della Veneranda Arca di S. Antonio ha provveduto anche all’affidamento dei necessari interventi di restauro e integrazione riguardanti la parte lapidea del rosone, eseguita su affidamento di incarico del 14 maggio 1866 con il lapicida padovano Giovanni Toninello, molto attivo all’epoca in diversi interventi eseguiti in Basilica, il quale si impegnava «di eseguire in pietra scelta Valdisole il foro in questa Basilica dal lato di mezzodì nel suo corpo di luce, tale e quale al presente, omettendo, però, nei capitelli delle colonne gli stemmi, mentre dovrà esserne fatto uno solo nel punto che verrà scelto».

Questo recente intervento di restauro ha riguardato anche la parte marmorea del rosone sulla quale è stato svolto un accurato e puntuale intervento di pulitura e di consolidamento degli apparati decorativi che ha rimesso in luce l’unico stemma conservato nella campagna di lavori svolta nel 1866.

Gli altri interventi eseguiti durante il 2007 sono stati all’insegna della manutenzione straordinaria della Basilica, che, come ogni organismo vivo e pulsante abbisogna di cure e attenzioni continue, alcune programmabili, altre invece dettate da situazioni di emergenza. Uno di questi ha riguardato la salvaguardia con «somma urgenza» della copertura dei tetti del deambulatorio e delle cappelle radiali poste dietro l’altare maggiore per impedire le infiltrazioni di acqua piovana. A tal scopo è stato predisposto un progetto di rifacimento e restauro dell’intera copertura (struttura portante e manti di copertura dei tetti del deambulatorio e delle cappelle radiali con estensione agli pseudo transetti con i rosoni).

Le diverse fasi di intervento di restauro conservativo sulle vetrate del rosone hanno richiesto oltre un anno di lavoro. L’intervento di restauro sulla parte lapidea del rosone meridionale è stato eseguito dalla Ditta R.W.S. S.r.l. di Padova dell’ing. Romano Cavaletti che ha effettuato gli interventi di restauro conservativo eseguiti sul telaio lapideo del rosone, e alla ditta Euro Edile Ponteggi che ha fornito gratuitamente i ponteggi necessari per l’intervento. Un ringraziamento particolare è stato rivolto al Presidente del Gruppo Bancario dott. Carlo Fratta Pasini.

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